Gortina (Creta) nell’VIII secolo. Incontro di studio delle missioni italiane

Lunedì 5 dicembre 2011 si è tenuto a Bologna il seminario su Gortina di Creta nell’VIII secolo. Un incontro di studio e confronto delle missioni italiane che lavorano in questo sito archeologico dal 2001.

Tavola rotonda

Questo incontro fa seguito ai due seminari dello scorso aprile sul IV e sul VII secolo, rispettivamente a Padova e Siena.

Stranamente, c’erano molte cose da dire e raccontarsi sull’VIII secolo, molte più di quelle che ognuno immaginava. Naturalmente era un VIII secolo lungo e fluido. Molto fluido.

Abbiamo raccolto appunti e idee che metteremo a disposizione sul blog, ma tre temi mi sono sembrati centrali nei diversi interventi e nella discussione del pomeriggio:

  1. era già vero per i secoli precedenti, ma l’VIII secolo è completamente un altro mondo ‒ la città antica non esiste più in nessuna sua forma e occorre domandarsi quale città hanno in mente gli abitanti di Gortina nell’anno settecento e qualcosa;
  2. si indebolisce la tradizionale datazione al 670 d.C. del grande evento sismico che avrebbe danneggiato in modo sostanziale una grande parte delle infrastrutture urbane e degli edifici: è possibile che questo sisma si sia effettivamente verificato, ma i primi decenni dell’VIII secolo sembrano più adatti per una datazione assoluta di questo evento, in parte anche sulla base dell’evidenza numismatica;
  3. è necessario un attento riesame del materiale ceramico proveniente dai contesti databili con certezza all’VIII secolo, per definire meglio la facies di questa epoca, lo sviluppo della ceramica sovradipinta e delle altre produzioni locali ‒ senza dimenticare le rare importazioni di cronologia certa (Glazed White Ware I dallo scavo del Quartiere Bizantino del Pythion, produzioni tarde di Cypriot Red Slip Ware). Si tratta evidentemente di un lavoro molto complesso.

Su questi temi e sul problema più generale del rapporto tra Gortina e il suo territorio inizieremo nei prossimi mesi a collaborare in modo più costante. Speriamo di pubblicare presto un aggiornamento.

Excavation begins

After a few days of logistics and bureaucracy we eventually started the excavation campaign. Today prof. Zanini and Cioschi joined the team with some days of delay due to Cioschi’s graduation. This year our epoptria is Maria Mavritsaki.

La strada (A. Carabia)

When we were done with the general surface cleaning we focused on the area of the sondage and started removing the topsoil. The entire area of the Byzantine District is covered with a thick layer of soil coming from Federico Halbherr’s excavation of the Pythion temple at the beginning of the 20th century.

We are trying hard to pursue a zero-km excavation: thanks to some old test pits that need to be filled we can focus our energies on actual excavation work, instead of moving soil 50 m away from the digging area.

Starting from either tomorrow or Monday we are starting the planned extension on the northern side. Unlike what we had planned, we will follow a strategy mixing test pits and a trench, to get an idea of the overall extension of the monumental building and of its internal spaces.


Inizia lo scavo

Dopo alcuni giorni di organizzazione logistica e burocratica abbiamo finalmente iniziato la campagna di scavo. Oggi il gruppo è quasi al completo con l’arrivo del prof. Zanini e di Cioschi, neolaureato. Quest’anno siamo affiancati dall’epoptria Maria Mavritsaki.

La strada (A. Carabia)

La strada (A. Carabia)

Finita la pulizia generale dell’intera area di scavo ci siamo concentrati nella
zona del sondaggio di approfondimento e abbiamo iniziato la rimozione dello
strato superficiale di terreno, riportato da Federico Halbherr su tutta l’area
all’inizio del XX secolo in seguito allo scavo del Pythion.

Stiamo cercando di praticare uno scavo “a km 0” approfittando di alcuni sondaggi degli anni scorsi che dovevano essere risarciti. Questo ci permette di concentrare gli sforzi sullo scavo vero e proprio.

Da domani o forse da lunedì inizieremo anche l’ampliamento verso Nord. A differenza di quello che avevamo previsto, non potremo aprire una grande area di scavo ma realizzeremo una combinazione di sondaggi e trincee per verificare l’estensione complessiva e lo sviluppo interno dell’edificio monumentale.

Gortina Quartiere Bizantino – Campagna di scavo 2011

Il 4 luglio daremo il via alla campagna di scavo 2011 nel Quartiere Bizantino del Pythion di Gortina.

Quest’anno la squadra sarà composta da 11 archeologi dell’Università di Siena e della Scuola Archeologica Italiana di Atene. La nostra missione è resa possibile grazie al sostegno del Ministero per gli Affari Esteri e del prestigioso Dumbarton Oaks Institute.

Abbiamo due obiettivi per lo scavo di quest’anno:

  1. proseguire il sondaggio iniziato lo scorso anno al di sotto del piano pavimentale dell’edificio monumentale di VII secolo, abbracciando due ambienti adiacenti. Questo ci dovrebbe permettere di migliorare la comprensione delle fasi tardoantiche nei pressi del Pythion;
  2. ampliare l’area di scavo verso Nord, nei limiti concessi dai confini del terreno, per estendere la porzione visibile dell’edificio e capire meglio la sua articolazione interna e la sua possibile estensione.

La campagna durerà solo 3 settimane in totale ‒ quindi abbiamo deciso di limitare il numero di aree di intervento. I prossimi aggiornamenti arriveranno direttamente da Αγιοι Δεκα.